Alla scoperta della Cascata di Collalto Sabino

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La Cascata di Collalto Sabino : un luogo davvero segreto

Abbiamo appena finito di visitare il Castello di Collalto Sabino, siamo in macchina ; è il primo pomeriggio di una tiepida giornata di Aprile. Ci siamo lasciati nel precedente capitolo di questo viaggio proprio in questo momento della storia. Io e Veronica ci siamo appena guardati ed entrambi sappiamo che non lasceremo questo capitolo aperto. Non ce ne andremo senza prima aver trovato la cascata di Collalto Sabino

Alla ricerca della Cascata di Collalto Sabino

Usciamo dal paese seguendo la strada provinciale. Non c’è nessuno che possa dirci se la ‘rotta’ sia giusta o meno. L’unico riferimento è un bivio, con una sorta di ‘casa’ dei cacciatori, che non ho idea di cosa possa essere. Quando penso di averla individuata parcheggio la macchina per proseguire a piedi. Ma verso quale direzione ? Cerco di orientarmi con le cartine di Google Maps, cercando dei corsi d’acqua che possano giustificare la presenza di una cascata. Il segnale però è molto scarso. Passo alla versione cartacea, ma con mio grande rammarico i corsi d’acqua non sono indicati. Non mi rimane che guardare gli indizi della vegetazione ed eventualmente utilizzare l’udito.

cascata di collalto sabino

Il mio udito è abbastanza strano, alcune ‘frequenze’ le sento meno. Ma i rumori lontani sono il mio forte. Cerco di concentrarmi, escludendo uno dopo l’altro i rumori della natura che riempiono la mia testa. Via gli uccellini, via il rumore del vento. La mia testa sta cercando l’acqua. Dopo un minuto circa credo di aver sentito qualcosa. Ma non comprendo ; il rumore dell’acqua dovrebbe essere costante. Quello che io sento sembra incostante, un lievissimo gorgoglio irregolare. Come un bambino che si diverte ad aprire e chiudere un rubinetto. Non so da che parte andare, quando capisco cosa sta succedendo. E’ proprio il vento a portarmi il suono dell’acqua, ma le colline e gli alberi sembrano deviarne la provenienza. Cerco una radura leggermente più aperta. Mi sembra che il suono si ‘stabilizzi’. Passo attraverso dei cespugli abbastanza bassi che coprono un sentiero. Scopro che avrei potuto lasciare la macchina anche più vicino. Mi viene da ridere. Ma abbiamo trovato il fiume e questo è l’importante.

Seguendo il fiume

Quando trovi il fiume è semplice trovare la cascata, basta seguirlo. Le poche informazioni in nostro possesso parlano di una vecchia Mola, ma ancora non si vede. Proseguiamo il sentiero cercando di non bagnarci i piedi. E soprattutto cercando di non fare incontri pericolosi. Nel Lazio, cacciatori e bosco spesso significa cinghiali. E incontrarli ora non sarebbe raccomandabile. Con molta attenzione arriviamo ai resti della mola. La natura si sta lentamente riappropriando di questo spazio, spaccando un po’ alla volta la pietra con le radici. Il sentiero a questo punto diventa più difficile. Possiamo andare avanti soltanto tenendoci aggrappati al greto del fiume, saltando da una pietra all’altra. Ma il rumore sempre più forte ci riempie di soddisfazione. La cascata è vicina.

L’ultimo ostacolo

Muovendoci lentamente riusciamo ad arrivare alle spalle della Cascata. Vediamo il corso d’acqua che si lancia nel vuoto, ma proseguire ora è molto difficile. Se non si vuole passare in acqua bisogna tenersi aggrappati ai rami scendendo su pietre via via sempre più anguste.

Veronica mi fa capire che da qui in poi devo andare avanti da solo, lei non se la sente. Ma io vado avanti, ormai sono talmente emozionato che potrei anche tuffarmi in acqua e farmi proiettare giù per la cascata dalla corrente. Faccio un paio di salti. Mi fermo un attimo. Sento un rumore tra le foglie di qualcosa che si allontana. Lascio il tempo alla natura di riprendersi i suoi spazi. Scavalco l’ultimo ostacolo e la cascata è davanti ai miei occhi. Mi faccio un selfie.

Il luogo è davvero magico ed il contatto con la natura è completo. Mi immagino quante persone nel corso dei secoli avranno trovato pace e ristoro in questo piccolo angolo di paradiso, selvaggio ed ameno al tempo stesso.

La Cascata di Collalto Sabino : il video

Mi ero dimenticato di dirvi che in tutto questo ho anche realizzato un minivideo, eccolo qui :

 

La Cascata di Collalto Sabino, come arrivare

Se volete andare anche voi all’avventura potete saltare questo capitolo. Se così non fosse, vi sarà sufficiente cercare Via Montagliani, più a nord di Collalto Sabino, seguirla tutta e … trovare la vostra strada, come ho fatto io, attraverso il bosco. Ovviamente parliamo di una gita che necessita per forza dell’auto. Anche in camper volendo credo potrebbe essere facile soggiornare.

E con questo, da Collalto Sabino è davvero tutto amici. Grazie per aver letto il mio racconto. E grazie come sempre di seguire tutte le nostre storie in giro per l’Italia 🙂

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