Maenza, la guida

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Maenza, piccolo gioiello nella Valle dell’Amaseno

Prima d’ora non ero mai stato nella Valle dell’Amaseno, nel basso Lazio. Le avevo sempre girato attorno. A volte passando sull’A1 e guardando verso i Monti Lepini, che la racchiudono a nord. Altre volte percorrendo la Via Appia verso Gaeta, che scorre proprio ai piedi della Valle. E nei miei itinerari era rimasto ancora un vuoto, che meritava davvero la pena di essere colmato. Così abbiamo preso la cartina e deciso di cominciare la nostra esplorazione di questa zona cominciando da Maenza.

Il racconto del viaggio

Abbiamo scelto di arrivare a Maenza dall’Agropontino, passando quindi dal versante sud. Vi è mai capitato di attraversare l’Agropontino ? E’ una vasta pianura vicino al mare, dove il panorama sempre uguale diventa quasi ipnotico. Lunghi tratti di campi coltivati si alternano a piccoli agglomerati urbani molto recenti ed un po’ abbandonati a loro stessi, spesso intaccati dalla stessa salsedine portata dal mare..

Ad un certo punto, quando cominci a pensare che magari hai sbagliato strada o stai girando in cerchio, vedi comparire le montagne Da lì in poi è un attimo ; il panorama cambia rapidamente e ti offre una vasta gamma di stimoli paesaggistici ed architettonici. La Valle dell’Amaseno comincia più o meno da qui.

L’arrivo a Maenza

Maenza si trova sul lato destro di quella che potremmo definire una gola tra due montagne, attraversata da una strada, la statale 609, che spero di poter percorrere presto perchè sono convinto ci regalerà splendide sorprese.

Dalla pianura la strada sale rapidamente sulla montagna ; Maenza sorge a 300 metri di altezza, che si raggiungono in poche e ripide salite. Arrivati nella piazza centrale del paese, una sorta di crocevia, appena lasciata la macchina capisci subito che ‘il bello’ sta ancora più su. Il paesaggio cambia (di nuovo) e comincia così una lunga e piacevole passeggiata – in salita – attraverso un borgo medioevale splendidamente conservato, che abbiamo raccontato nella video diretta facebook che trovate cliccando qui .

Sulla scala che vedete nella foto qui sopra vengo fermato da una signora di Mestre, incuriosita dal nostro lavoro. Le faccio qualche domanda e scopro che lei viene in vacanza a Maenza, appena le è possibile, da 40 anni. Ottime premesse, non credete ?

Maenza, la guida :  Cosa vedere

Premetto che tutto il centro storico di Maenza è molto bello. I vicoli, le scale ed i palazzi in pietra vi regaleranno scorci splendidi. Passeggiando troverete dei piccoli gioielli che vi segnalo qui.

La Piazza Coperta

Questo punto di interesse è il primo che incontriamo nella nostra visita. Di piazze coperte non ne incontriamo spesso. Questa però, più che una Piazza vi sembrerà una terrazza coperta. Il panorama che si può ammirare da qui è decisamente unico. La Piazza sorge subito prima dell’inizio ‘ufficiale’ del centro storico, ossia dove sorgeva l’antica porta della città. Pensate il grado di cività che aveva Maenza già in epoche lontane : la Piazza coperta serviva proprio ad ospitare tutti coloro che di notte per qualche motivo rimanevano fuori dalle mura. Mercanti, viadanti, pellegrini…tutti quanti potevano trovare riparo in uno spazio appositamente pensato per loro.

 

Chiesa di Santa Maria Assunta

La Chiesa compare dopo una curva e decisamente è una vista inaspettata. Non ti immagineresti in un borgo medioevale di ritrovarti davanti un’opera dal così forte sapore neoclassico. E’ un signore del posto, che abita proprio nella piazza del Duomo, a spiegarmi che le modifiche rispetto all’impianto originale sono dovute ad un restauro effettuato a metà del diciannovesimo secolo.  La Chiesa avrebbe bisogno di un restauro, ma ha comunque un certo fascino.

Il Castello Baronale

Maenza la guida

A fianco della Chiesa si trova il Castello Baronale, quasi a voler sottolineare la coesistenza e convivenza di potere temporale e spirituale. Voluto dai Conti di Ceccano, questo castello ha ospitato addirittura San Tommaso d’Aquino durante il suo viaggio verso la Francia, Non abbiamo avuto modo di visitare questo gioello medioevale ; esternamente però risulta essere molto ben tenuto.

La Piazza Bouffemont

Maenza la guida

Quando sono arrivato in questa piazza ho capito che Maenza non può essere considerata un semplice paese medioevale arroccato sulla montagna, ma è stata ed è ancora un centro di interscambio culturale. La piazza, molto ampia e su due livelli è stata realizzata in seguito al gemellaggio con l’omonimo paese di Bouffemont in Francia. Si avverte un qualcosa di esoterico nella Piazza, che sembra come celare un simbolismo sottile. Fateci caso.

Maenza la guida

Maenza, la guida :  cosa mangiare

Maenza e la Valle dell’Amaseno in particolare sono famose per la produzione di alcune tra le più rinomate specialità del basso lazio : l’olio di oliva e la mozzarella di bufala. La mozzarella, meno nota dell’omonima campana, non ha a quest’ultima davvero nulla da invidiare. Ho avuto la fortuna di gustarla e credetemi, mi sono dovuto trattenere perchè ne avrei ordinata di continuo.

Maenza la guida

Maenza : come arrivare

Si arriva attraverso due percorsi diversi, entrambi suggestivi. Potrete arrivare a Maenza passando dall’A1, uscendo a Colleferro ed attraversando le montagne attraverso la statale 609 (io ancora non l’ho fatto). L’alternativa è passare dall’agropontino, seguendo per Latina, Sezze, Priverno e poi Maenza.

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