Monselice : la guida

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Vorrei cominciare questa guida di Monselice raccontandovi un piccolo aneddoto riguardo la prima volta che ho visto questa città. All’epoca avevo 19 anni, erano le prime volte che attraversavo l’Italia in macchina. Andavo a Venezia. Ecco che – pochi chilometri prima di Padova, sulla sinistra mi vedo comparire questa meraviglia. Come ero solito fare all’epoca, su un pezzo di carta mi appuntai il nome dell’uscita autostradale. Di certo all’epoca non immaginavo che ci sarebbero voluti quindici anni di attesa prima di percorrere quella strada. Gli strani scherzi del destino…! Ma andiamo con ordine.

Monselice la sua storia (in breve)

Monselice
Vista panoramica

Origini del nome Monselice

Anche a Monselice non siamo riusciti a trovare pareri concordi sulle origini del nome. Due sono le versioni contrapposte ; secondo alcuni il nome Monselice deriva dalle vicine miniere di Silicio. Secondo altri, le origini sono da ricercarsi nella presenza di selci sul suo territorio.

Storia di Monselice (molto in breve!)

Come tutta la zona circostante, le origini di Monselice sono antichissime. I primi insediamenti risalgono addirittura all’Età del Ferro. La posizione sicuramente era molto favorevole anche per la presenza del fiume Bacchiglione.
Il primo popolo ad edificare Monselice e consolidarne il nucleo essenziale furono i Bizantini, tra il 400 ed il 500 d.C.

Dopo appena un secolo di relativa pace arrivarono i Longobardi ad aprire un lungo periodo di scontri e conquiste, del quale possiamo ammirare i tracce nell’architettura di tutto il paese. Dopo essere diventata parte dell’ Impero di Federico II (al quale si devono gran parte delle opere che possiamo ammirare oggi) la città venne espugnata dai Padovani, che ne fecero un importantissimo avamposto difensivo a sud. Padova però non aveva ancora fatto i conti con la Serenissima Repubblica di Venezia, che nel 1405 la sconfisse militarmente, dando il via ad un lungo periodo di dedizione (un particolare tipo di sottomissione della città, al link trovate una spiegazione interessante).

Gradualmente Monselice entra anch’essa nell’orbita di Venezia, che le garantisce un lungo periodo di pace, fino alla sua caduta. La situazione a questo punto diventa più turbolenta, anche se di riflesso rispetto a Padova. Questa sarà ceduta da Napoleone al Regno Austro Ungarico, per poi diventare a tutti gli effetti parte del Regno d’Italia al termine del Risorgimento. L’ultimo atto (si spera!) della storia è legato alla fine della Seconda Guerra Mondiale ed alla contestuale fine dell’occupazione da parte della RSI.

Monselice : cosa vedere

Dopo avervi raccontato la sua storia, adesso vi dico cosa vedere a Monselice, in base alla mia esperienza sul posto.

Il Castello di Monselice

Monselice
Il Castello di Monselice

L’affascinante fortificazione che si vede a grande distanza è un’opera che ha avuto una gestazione molto lunga prima di arrivare alla sua attuale ‘configurazione’, durata circa cinque secoli (dall’Undicesimo al Sedicesimo Secolo). In effetti gli edifici che compongono il Castello di Monselice sono addirittura 4. Il nucleo originario si trova nella parte più bassa della Collina ; realizzato sotto il dominio di Federico II (e dei suoi vicari, in particolare Ezzelino III, al quale si deve l’imponente Torre). Averlo davanti è davvero come un tuffo nel medioevo, anche se si notano gli interventi successivi di ammodernamento

Monselice

Quello che accade nel corso dei secoli infatti è una graduale trasformazione da fortificazione ad elegante residenza civile. I primi tratti di questo percorso lo possiamo notare nella splendida Ca’ Marcello, edificio di collegamento tra le varie parti della fortezza, realizzato in un meraviglioso stile Veneziano.

Monselice guida
Villa Duodo

Proseguendo la salita sulla Collina una visita a Villa Duodo è assolutamente consigliata (e si interseca con il percorso delle Sette Chiesette, del quale vi parlo poco sotto). La costruzione, voluta dalla potente omonima famiglia Veneziana, purtroppo può essere visitata solo esternamente. La vista che si può ammirare però è davvero splendida, un panorama che arriva fino all’adriatico. Chissà che bello sarebbe poter ammirare questo panorama di notte.

L’ultimo tratto verso la cima della Collina, dove sorge il Mastio Federiciano, mentre sto scrivendo questa guida, è purtroppo inaccessibile. Provate comunque ad informarvi, può darsi che nel frattempo le cose siano cambiate. Arrivare fino su potrebbe essere impegnativo ma sicuramente ne vale la pena.

Pieve di Santa Giustina

guida di Monselice
La facciata della Pieve

Chiamata anche il Vecchio Duomo, questa antica Pieve Romanica è il classico edificio che ti riporta indietro nel tempo. Quello che più mi affascina è il soffitto in legno (credo siano Capriate). In questa Pieve Francesco Petrarca – negli ultimi anni della sua vita – divenne Canonico.

Santuario delle Sette Chiesette

Quello delle Sette Chiesette è un vero e proprio percorso lungo la Rocca di Monselice che – non tutti sanno – garantiva la stessa indulgenza della quale si può godere visitando le sette Basiliche di Roma. Realizzato su commissione della famiglia Duodo di Venezia dall’Architetto Scamozzi, il percorso richiama  – anche nei nomi – le basiliche della Capitale. Si comincia da Porta Romana da dove – una dopo l’altra – si alternano le varie Cappelle. Punto finale di arrivo è il meraviglioso Oratorio di San Giorgio (e che costituisce in questo percoso ideale la Settima Chiesa).

Una curiosa incisione

Lungo il percorso, la mia attenzione è caduta sull’incisione che campeggia sopra il portale di accesso a Villa Nani Mocenigo (detta anche Ca’ Nani, per le origini Veneziane della famiglia) La scritta in latino recita : Emeritam hic suspende Togam. Cosa vorrà dire questa incisione, ?

Il significato e la storia me la spiega una guida turistica del posto ; molto probabilmente un membro della famiglia Nani era un magistrato o un funzionario di alto livello della Serenissima. L’incisione letteralmente indica che qui è sospesa la toga, ossia che qui il magistrato veniva in vacanza e la sua attività era sospesa.

Tutto questo va ovviamente collocato nel contesto storico ; in quel periodo – infatti – Monselice era la residenza estiva di molte famiglie veneziane. Di conseguenza la presenza di un giudice poteva attirare persone per dirimere eventuali controversie. Ma – giustamente – il giudice veniva a Monselice in vacanza e non aveva alcuna intenzione di lavorare.  La domanda che rimane aperta è : davvero era necessaria una precisazione simile o si trattava di un modo per riaffermare (in modo decisamente autoreferenziale) l’importanza della famiglia ? Da questo punto di vista gli storici non sono in grado di dare una risposta.

Due passi in centro e sulla Via del Porto

Ai piedi della Collina, la vita di Monselice scorre tranquilla. Si può cominciare a fare due passi dal Palazzo del Monte di Pietà, caratterizzato dalla sua splendida loggetta.

Il giro prosegue poi tra le vie dei palazzi storici. Camminate seguendo il vostro istinto e guardatevi intorno. Dopodiché dirigetevi verso  Via del Porto, lungo il corso del Bisatto.

Tutto su Monselice
Via del Porto

Nonostante l’edilizia moderna che incombe nelle vicinanze qui si respira ancora un’atmosfera ovattata di altri tempi, un tipo di sensazione che – nei miei viaggi – vado sempre più spesso ricercando.

Monselice : dove dormire

Non sono a conoscenza di strutture ricettive sulla collina, ma tutta la città che sorge ai suoi piedi saprà accogliervi al meglio per il vostro soggiorno. Sicuramente la zona vicino al palazzo del Comune ed alla Via del Porto sono le mie preferite.

Monselice : cosa mangiare

Cosa mangiare a Monselice
I ravioli agli asparagi

Non sapendo nulla sulla tradizione enogastronomica di Monselice mi sono lasciato consigliare dalle persone del posto. I ravioli alle erbe con gli asparagi sono sicuramente uno dei piatti da non perdere. Gli asparigi sono ovviamente locali ; abbondano sui Colli Euganei, territorio che per la loro produzione è decisamente rinomato (anche questo l’ho scoperto sul posto)

Come arrivare

la mappa per arrivare
la mappa

Visitare Monselice in Auto

Per gli ‘animali da strada’ come me, Monselice si raggiunge tramite la A13 (da Bologna se venite da Sud, da Padova se venite da Nord. Uscita Colli Euganei. In realtà non servirebbero nemmeno indicazioni, il Castello infatti si vede a parecchi chilometri di distanza. Molto utile il parcheggio (a pagamento!) nelle vicinanze della Collina. Cliccate qui per vedere la mappa interattiva

Si può raggiungere Monselice in treno ?

La risposta ovviamente è SI. La stazione di Monselice, posta sulla linea Bologna-Padova vi permetterà di visitare il paese con estrema facilità. Anche per chi viene da lontano è possibile arrivare in tempi relativamente brevi, usando la Freccia Rossa o la Freccia Argento e prendendo poi il treno locale o da Padova o da Bologna.

Quando andare

Monselice è una delle poche destinazioni dove si può andare tutto l’anno. Nonostante la sua bellezza non mi è mai capitato di trovare un turismo particolarmente aggressivo. I mesi più belli – ovviamente – sono quelli che vanno da Maggio ad Ottobre (escludendo forse Agosto). Devo ammettere però che anche la possibilità di vedere i Colli Euganei imbiancati durante i mesi invernali più freddi ha il suo fascino. Io purtroppo non ci sono ancora riuscito, magari voi sarete più fortunati !

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