Montagnana : la guida

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Come spesso mi accade, ho scoperto Montagnana quasi per caso. Mi trovavo in Veneto al termine di un bellissimo tour di Arquà Petrarca e Monselice. Era avanzato un po’ di tempo e ci siamo messi a girovagare per strade provinciali, spinti soltanto dal mio sesto senso per le bellezze nascoste. Ad un certo punto – in lontananza – vidi il lato di quelle che sembravano delle antiche mura di cinta. Incuriosito cominciai ad avvicinarmi, notando che il perimetro che si andava delineando al mio orizzonte sembrava proseguire all’infinito. Ci ritrovammo così a girare intorno a questa incredibile cinta muraria. Cominciai a chiedermi dove fossimo.

Ci pensò un cartellone a fugarmi ogni dubbio. Benvenuti a Montagnana. Fu una visita abbastanza rapida – quella – sul calare del sole. Ma abbiamo avuto modo di tornare molte volte qui a Montagnana, per raccogliere materiale utile e raccontarvi tutto in questa guida di Montagnana. Ma andiamo con ordine.

Montagnana guida

Montagnana : la storia in breve

La storia di Montagnana inizia in epoca Romana. Durante l’antichità – come ci dice il nome – Montagnana altro non era che una Motta Aeniana, ossia una stazione di posta su un’altura (in un territorio – peraltro – spesso oggetto di alluvioni). Già verso il periodo del tardo impero, questa posizione rialzata costituisce un punto di vantaggio contro le frequenti invasioni dei barbari. Ed è qui che inizia una prima attività di fortificazione. La fine dell’Impero Romano segna però uno stravolgimento geopolitico molto importante. E quella che un tempo era solo una stazione di posta si ritrova ad essere un avamposto di confine tra nuove e precise sfere di influenza. In una zona – come dicevamo – anche rialzata. Sono anni turbolenti, dove al dominio degli Este si susseguono violenti scontri tra Guelfi e Ghibellini.

Arriviamo al 1300, quando i Carraresi, signori di Padova, comprendono l’importanza di fortificare questo loro possedimento per tutelarsi contro la pressione degli Scaligeri di Verona, che nel frattempo hanno esteso il loro dominio fino alla vicinissima Legnago. I Carraresi fanno le cose in grande, fortificando un perimetro per circa due chilometri con mura spesse un metro. Nonostante questo la città perde ben presto la sua vocazione ‘militare’ per annettersi quasi pacificamente alla Repubblica di Venezia nel 1405. Per la Serenissima, Montagnana inizierà a tessere vele di navi, grazie alla florida produzione locale di canapa. Questo fino alla caduta della Repubblica di Venezia ed il conseguente arrivo di Napoleone nel nostro paese. Da questo momento in poi le sorti di Montagnana non hanno particolare risonanza, seguendo il destino del Veneto in tutto il periodo del Risorgimento, fino all’Unità d’Italia ed i giorni nostri.

La cinta muraria e le sue meraviglie

Non potremmo cominciare questa guida di Montagnana in modo diverso. Le Mura di questa città sono la sua essenza e meritano assolutamente di essere ammirate in tutta la loro maestosità. 24 torri alte tra i 17 ed i 19 metri, distanti 60 metri una dall’altra. E circondate da un fossato, dove oggi scorre un verdissimo prato, spesso teatro di eventi e sagre locali. Ugualmente  interessanti sono i punti di accesso nelle mura, che hanno storie ed epoche molto diverse. E che io amo chiamare ‘porte di pace’ o ‘porte di guerra’.

La Rocca degli Alberi

Costruita dai Carraresi, potete vederne l’immagine poco più sopra in questa guida. Sorge sul versante Nord Ovest della città, questa rocca vantava un sistema di accesso molto complesso fatto di quattro porte, due saracinesche ed addirittura quattro ponti levatoi. Un accesso davvero impenetrabile per gli invasori. Una porta di guerra.

Porta Vicenza

Sul versante Nord Est della città questa porta testimonia un momento storico molto diverso, di assoluta pace. Venne aperta soltanto nel XVI secolo, per permettere un migliore e più rapido accesso al fiume Frassine.

Il Castello di San Zeno

Guida di Montagnana

Risalente al XIII secolo, il Castello di San Zeno sorge sul versante Sud Est della città e ci riporta immediatamente indietro nel tempo, in epoche di forti contrasti militari. Fu Ezzellino III , terribile signore della Marca Trevigiana, ad edificare il castello di San Zeno nel suo impianto attuale. Ma questo soltanto dopo aver dato fuoco all’intera città nel 1242. Il Castello è quasi perfettamente conservato. Delle sue quattro torri originarie ne rimangono solo due, ma per il resto nulla è andato perduto. Per questo motivo è stato utilizzato come fortezza militare addirittura fino alla I Guerra Mondiale. Una porta di guerra a tutti gli effetti.

Porta XX Settembre

L’ultima porta di Montagnana, aperta nel versante sud Ovest addirittura nel 1885 per permettere un più facile accesso alla ferrovia. Altra porta ‘di pace’ che si contrappone a quelle ‘di guerra’ che abbiamo visto finora.

Cosa vedere dentro le mura

Montagnana, la guida

Oltre alle Mura, che sono davvero tanta roba, Montagnana ha molto da offrire anche al suo interno. Edifici coloratissimi e ben tenuti si alternano in una superficie ordinata e geometrica, che sembra ruotare intorno al fulcro costituito da Piazza Vittorio Emanuele.

Piazza Vittorio Emanuele

Questa grandissima piazza, cuore di Montagnana, è uno di quei luoghi dove ti ritrovi ben presto a girare su te stesso per guardare tutto quello che hai intorno. Il panorama, costellato di attività di ristorazione e bar, si alterna a monumenti religiosi e civili di incredibile bellezza.Davanti al Duomo troviamo ancora oggi la statua di Vittorio Emanuele II. Realizzata nel 1881, sostituì l’antico Leone di San Marco.

Il Duomo di Montagnana

Questa affascinante Chiesa in stile Tardo Gotico domina la Piazza di Montagnana. La cosa che colpisce subito un osservatore attento è l’assenza di un campanile. Eppure le campane ci sono, ma ospitate in una torre poco distante.

Montagnana

All’interno della Chiesa, oltre ad un meraviglioso organo a canne (più recente di quello precedente, spostato nella vicina Chiesa di San Francesco), possiamo ammirare tre pale di Giovanni Buonconsiglio, detto il Marescalco. Tra queste la celebre pala della Battaglia di Lepanto, che i Veneziani avrebbero sempre voluto portare – senza riuscirvi -a Venezia.

Palazzo della Loggia

Il palazzo attuale sorge sulle spoglie dell’antica Chiesa di San Giovanni Battista, che ospitava i pellegrini diretti in Terra Santa. Fu uno dei principali mercati coperti di grano della zona.

Palazzo della Cassa di Risparmio

Nonostante l’aspetto medioevale, questo splendido palazzo è una riproduzione del secolo scorso. Nonostante questo, ha un discreto fascino. Spesso, sotto le sue volte , è possibile trovare cartelloni goliardici realizzati in occasione delle lauree dei giovani del posto.

Chiesa di San Francesco

Il suo campanile si vede già dalla piazza principale. Raggiungendo la chiesa si riconoscono i classici tratti romanici, nonostante la chiesa sia formalmente datata 1350. Dal 1960 ospita un convento di Suore Clarisse. All’interno della Chiesa è conservato uno dei 430 antichi organi di Gaetano Callido, il più celebre organaro della storia.

Montagnana : cosa mangiare

Il prosciutto di Montagnana

I conetti di Montagnana

Il Prosciutto Crudo del Consorzio Veneto Berico Euganeo è semplicemente uno dei più buoni che abbia mai mangiato. Dolce, saporito, morbidissimo. Potrete trovarlo nei tanti ristoranti nonchè nella comoda forma da passeggio a Conetto, proposta da Gastronomia Zanini in Via Matteotti 27. Arricchito con grissini e formaggio è un ottimo e sostanzioso spuntino.

Lo schizzotto di Montagnana

Una particolare pizza ripiena di cubetti di prosciutto crudo o pancetta. Altra specialità sostanziosa e piacevole da gustare.

Montagnana : dove mangiare

Hotel Ristorante Aldo Moro

Abbiamo avuto il piacere di pranzare qui all’arrivo a Montagnana. E devo dire che ricordo ogni piatto con piacere. Da non perdere la Gallina di Polverara ed il Tortello di parmigiana di melanzane, pomodoro disidratato in polvere, stracciatella e selezione di basilico. Piatti molto ricercati, ma solidamente costruiti sulla tradizione. Merito della bravissima Chef Silvia Moro e di tutto il suo staff familiare. Oltre al ristorante, la struttura offre ottime camere anche per dormire.

Montagnana : dove dormire

B&B Casa Stefy

Una struttura a conduzione familiare dove l’accoglienza è autentica.  Interamente climatizzata ha una bellissima piscina che – nelle calde giornate estive – è un vero toccasana. Ascoltare la storia dei proprietari è stato davvero affascinante. E’ sempre un piacere scoprire qualcosa delle vite e dei sogni delle persone. Il B&B si trova subito fuori le mura. Il parcheggio è comodo ed in pochi minuti si è in centro.

Montagnana : altre attività interessanti

Gelateria Dulcis : il gelato di Montagnana

Sarà stato il caldo, ma il gelato di Dulcis lo ricordo davvero con piacere. Una vera gelateria artigianale dove l’impegno e l’attenzione del titolare e del personale rendono tutto ancora più perfetto. Ottima anche la posizione sulla piazza principae.

Relais Castello Bevilacqua

A pochi chilometri da Montagnana questo meraviglioso Castello Veneto è una location ideale per eventi, oltre ad ospitare un ottimo ristorante. Le sue sale, perfettamente conservate, ci hanno davvero fatto rivivere l’atmosfera di tempi lontani. Se siete abbastanza coraggiosi troverete anche un piccolo Museo della Tortura, dove ad aspettarvi ci saranno tutti quegli antichi strumenti utilizzati nel medioevo quando non si voleva essere gentili con le persone..!

Shopping Vintage da Brodway a Montagnana

Montagnana Vintage

A Montagnana non manca davvero nulla, neanche un negozio vintage, chiamato Brodway Vintage. Qui potrete trovare piccoli tesori antichi, nonchè la simpatia del titolare, sempre pronto a dispensare consiglio o raccontarvi qualcosa di questa magica città. L’indirizzo è Galleria Giacomo Matteotti 9

Come arrivare

Arrivare a Montagnana in Auto

Montagnana è servita da molte autostrade nelle sue vicinanze. La a13 Bologna Padova è la soluzione migliore per chi proviene da Nord o da Sud. Se invece arrivate da Ovest (Brescia, Milano Torino etc.) la soluzione più comoda è la A4. Se avete voglia e tempo, però, regalatevi almeno un’oretta di viaggio passando per le strade statali. In particolare la strada che collega Montagnana a Mantova (SR10) mi ha particolarmente affascinanto.

Arrivare a Montagnana in treno

La stazione di Montagnana si trova lungo la linea che collega Mantova a Monselice. Sarà molto semplice arrivare in treno con due cambi (o tre al massimo).

 

Quando andare

Ogni stagione a Montagnana ha i suo colori ed il suo fascino. Vi piacerà in qualsiasi momento dell’anno. Personalmente i periodi che preferisco – e che vi consiglio – sono da Marzo a Luglio, per assaporare i colori della primavera. E da Settembre a Natale, per apprezzarne  invece i colori dell’Autunno.