Il ponte del diavolo : la leggenda originale

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Sulla nostra pagina Facebook qualche giorno fa è nata una discussione in merito alla leggenda del Ponte del Diavolo una splendida opera medioevale che abbiamo avuto la fortuna di vedere in passato in Garfagnana in località Borgo a Mozzano.

La leggenda cosi’ recita : Siamo Intorno al 1300 : il capo costruttore del ponte che attraversava il fiume Serchio, disperato per i continui crolli, ebbe la pessima idea di affidarsi all’aiuto del Diavolo per ultimare la costruzione. Il diavolo accettà volentieri, chiedendo però – in pegno – l’anima di chi per primo fosse passato sul nuovo ponte. Il capo costruttore accettó, salvo poi pentirsi a lavori finiti. Come fare ora che il ponte era sorto ? La soluzione la trovò il parroco di zona, facendo passare sul ponte – per primo – un cane bianco. Il diavolo , sconfitto, da quel giorno non si fece più vedere.

Molti dei nostri lettori ci hanno segnalato però che – secondo le loro fonti – non si trattava di un cane, bensì di un maiale. E c’è persino chi sostiene potesse trattarsi di un gatto nero. Ma come stanno realmente le cose ?

Il ponte del diavolo : dove nasce la leggenda

Abbiamo deciso di seguire le tracce della leggenda per capire quale fosse l’origine. E siamo arrivati addirittura in Germania, ad Aquisgrana. E’ proprio il Duomo di Aquisgrana l’origine della leggenda.

Molto tempo prima del ponte della Maddalena, infatti, ad Aquisgrana venne realizzato un magnifico duomo, la cui costruzione iniziò sotto Carlo Magno, per completarsi soltanto intorno al 1100 . Si narra infatti che – all’epoca, non vi fossero soldi sufficienti per completarlo. E che misteriosamente comparve un uomo vestito di nero disposto ad accollarsi tutti i costi. A patto che l’anima della prima persona ad entrare nel duomo ultimato divenisse sua. Si trattava ovviamente del Diavolo. I cittadini ebbero così l’idea di far entrare dentro il duomo un lupo. Il diavolo provò ad afferrare la sua anima, ma si trattava di un’anima selvaggia (raffigurata da una pigna). E così se ne andò beffato. Per la rabbia – si narra – che oltre a crinare la porta di ingresso in un lato, lasciò persino un’orma del suo dito in uno dei due pomi vicino alla porta. Il lupo ad Aquisgrana c’è ancora, raffigurato da una bellissima statua bronzea, a perenne memoria della sua impresa.

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Il ponte del Diavolo : ecco la vera leggenda

Questa leggenda fece il giro d’Europa e venne ripresa in più costruzioni particolarmente ‘ardite’. Tra queste anche il Ponte della Maddalena.  Ovviamente trattandosi di leggende non esiste mai una versione ‘ufficiale’.

Però, per la diffusione che ebbe, per la sua origine e per la vicinanza tra i due animali, possiamo ritenere che la versione del cane sia quella più corretta.

 

Come mai si sono diffuse le versioni del maiale e del gatto nero ?

Il maiale è da sempre considerato un animale impuro, mentre il gatto nero è da sempre compagno delle streghe. Per affinità tra i temi – probabilmente – si diffusero queste versioni differenziate della leggenda.

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