Sardegna : le tradizioni , le specialità e la movida

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Buongiorno amici ! Dopo avervi raccontato il fascino delle destinazioni della Sardegna oggi vogliamo raccontarvi qualcosa legato di più alla vita ed alle tradizioni degli Shardana. Scopriremo assieme qualcosa di più sulla cultura, l’enogastronomia e la movida di questa splendida isola.

La Movida in Sardegna

Tra gli errori più comuni che si possono commettere pensando alla Sardegna c’è la convinzione che tutti gli eventi mondani e le occasioni di divertimento si concentrino esclusivamente nei mesi estivi. Niente di più sbagliato. Sebbene i mesi più freddi non riservino tante iniziative come i mesi primaverili ed estivi (questo però accade ovunque), potete stare tranquilli che a partire da Febbraio, in concomitanza con il Carnevale, e fino a fine Ottobre, la Sardegna è un continuo pullulare di eventi trendy ed iniziative cool dedicata ai più giovani. In realtà già dalle cinque del pomeriggio, pressoché ovunque, tutti i giovani cominciano ad incontrarsi nei tanti locali sparsi ovunque per il rituale dell’aperitivo. Tra una chiacchiera e l’altra ascoltando in sottofondo le ultime hit della stagione ci si confronta, si decide con chi e dove si andrà a ballare la sera. Per una guida a questo link trovate tutti i posti e le mete della vita notturna per i giovani

Le Tradizioni della Sardegna

Oggi voglio raccontarvi della tradizione probabilmente più misteriosa, affascinante e meno nota dell’Isola : il Carnevale Sardo. Le maschere di questo carnevale sono incredibili e – per certi versi – veramente inquietanti. A tratti ricordano un po’ alcuni film horror…! Sono molte le anime di questo carnevale ; dtroveremo ad esempio l’antropomorfizzazione di scene pastorali, come nel caso dei Mamuthones e degli Issohadores. I primi altro non sono che delle capre trasformate in esseri umani che terrorizzano con i loro sonagli tutti i turisti dell’Isola.

Gli Issohadores, con le loro maschere bianche che fanno da contrappunto ai colori neri dei primi, altro non rappresentano che dei pastori impegnati a catturare i Mamuthones. Capiterà spesso di vederli impegnati a ‘legare’ i Mamuthones cantando delle canzoni ‘propiziatorie’ in Lingua Sarda.

Il personaggio che però più mi inquieta è la Filonzana. Avete presente la leggenda classica delle Tre Parche ? Ecco. La Filonzana le rappresenta tutte e tre, anche se a vederla ricorda terribilmente la Morte. E’ lei a tessere – e stessere – le fila della vita di ogni uomo. Attenzione quindi a non farla arrabbiare qualora doveste incontrarla. Rischiate che vi prenda di punta !

Infine vale la pena di ricordare anche il Battileddu. Nonostante l’aspetto spaventoso – con le sue corna – in realtà il povero Battileddu rappresenta l’agnello sacrificale del Carnevale. Lo scopo di tutti è quello di ucciderlo perchè – il suo sangue – feconderà la terra garantendo una nuova annata abbondante.

Enogastronomia : i piatti meno noti

La cucina Sarda mi piace moltissimo ed ho avuto spesso occasione di parlarvene. CI sono tre piatti però che ho scoperto di recente e che – rispetto agli altri – sono abbastanza rari. Trovarli durante un soggiorno in Sardegna non è affatto facile. Vediamo quali sono :

La Fregula Sarda

la Fregula somiglia molto ad un couscous ma di dimensioni molto più grandi. Quello che più colpisce è la sua preparazione. Le palline delle quali si compone infatti si ottengono per ‘rotolamento’, semplicemente facendo girare per ore la semola in un grande catino di coccio. Dopo che le fregule si sono addensate si procede alla cottura – lentissima – in forno. Preparato con i frutti di mare è più gustoso di un risotto.

Polpette di Mirto

Benché si chiamino Polpette di Mirto, l’ingrediente principale è ovviamente la carne. Quello che però colpisce di questo delizioso secondo piatto, oltre al sapore di mirto , è la nota dolce che lascia in bocca. Tutto merito di un ingrediente segreto : la polpa della mela. Difficili da trovare nelle località costiere, personalmente le trovo eccellenti. Ù

Pirichittus dolci

concludiamo la carrellata con un dolce davvero unico . I Pirichittus sono dei piccoli bignè simili a quelli di San Giuseppe, ma arricchiti da una glassa ai fiori d’arancio. La particolarità è proprio questa. Siamo abituati alla crema al gusto di limone, in questo caso però la nota aromatica è quella dell’arancio. Davvero buonissimi e molto rari. Anche perchè si fanno soltanto a Natale. Se avrete modo di visitare l’isola durante l’Inverno dovrete assolutamente provarli.

Spero che questa guida vi sia stata utile, torneremo presto a parlare della Sardegna e delle sue tradizioni. Per qualsiasi domanda non esitate a contattarci !