Italia Nascosta

Venafro guida alla porta del Molise

Devo ammettere che il Molise è la regione italiana che conosco di meno. Così, quando si è prospettata la possibilità di un viaggio in Molise per scrivere la guida di Venafro, sono stato davvero contento, forse direi quasi sollevato. Non vi nascondo che l’impresa non è stata facile ; ma se da un lato ci siamo scontrati con il disinteresse per il nostro lavoro da parte delle istituzioni locali preposte al turismo (cose mai viste in tempi come quelli che stiamo vivendo..!), dall’altro abbiamo avuto la fortuna di trovare tante persone meravigliose ed innamorate del proprio territorio, che hanno sicuramente facilitato il nostro complesso lavoro. Ma andiamo con ordine.

Venafro guida : panorama

Venafro : la storia in sintesi

Le origini

Le origini di Venafro si perdono davvero nella notte dei tempi. Sebbene le prime testimonianze risalgano all’epoca dei Sanniti, si può affermare senza timore di essere smentiti che la zona fosse già abitata durante la preistoria. Soltanto con i Sanniti prima e con i Romani poco dopo, Venafro comincerà lentamente ad assumere i connotati urbanistici che la caratterizzano ancora oggi. Probabilmente la scarsità di informazioni su tutto ciò che sorgeva in questo territorio prima della nascita di Cristo è dovuta alle varie distruzioni che la città dovette subire.

Prima durante le guerre Italiche, da parte dei Frentani e poi da parte degli stessi Romani (fu Silla a comandare che fosse letteralmente rasa al suolo). Così le prime testimonianze certe sono databili soltanto 300 d.C. Periodo di crescente importanza – questo – per Venafro. La sua posizione si rivela non soltanto strategica. Terreni fertili e presenza di acqua la rendono infatti una piacevolissima meta di villeggiatura. Da queste parti passerà persino Carlo Magno, impegnato in una campagna di guerra contro i Longobardi di Benevento.

Il Medioevo

Gli anni del Medioevo sono un periodo buio anche per Venafro, sconvolto da carestie e pestilenze culminate addirittura in due devastanti terremoti (1349 e 1456). Sarà proprio durante il Rinascimento – però – che Venafro tornerà gradualmente in uno stato di diffuso benessere, caratterizzato dalle tante opere architettoniche risalenti appunto a questo periodo.

In epoca Borbonica Venafro diventa parte del distretto di Piedimonte d’ Alife, una delle suddivisioni amministrative del Regno delle Due Sicilie. Rimarrà così fino al 1860, quando l’occupazione Garibaldina cambierà la storia di Venafro e di tutto il nostro paese.

Arrivando ai giorni nostri

Seguiranno diversi decenni di brigantaggio, il soggiorno di Padre Pio da Pietralcina ritiratosi convalescente a Venafro per arrivare agli anni della Seconda Guerra Mondiale, un periodo di grande sofferenza per Venafro.

Proprio a due passi da Venafro infatti passerà la linea Bernhardt – Reinhard , denominata anche Winter Line, per i durissimi scontri che caratterizzarono tutto l’Inverno del 1943 culminati con il bombardamento americano del 1944, avvenuto per errore da parte degli alleati. Gli americani avevano infatti confuso Venafro con Cassino. Sarà proprio questo evento a determinare – nel 2005 – l’assegnazione a Venafro della Medaglia d’Oro al Valor Civile in memoria di questo drammatico evento.

Venafro guida : cosa vedere

Architettura Religiosa

Concattedrale di Santa Maria Assunta

Subito fuori dalle vie del centro, la prima cosa che colpisce di questa imponente chiesa romanica sono proprio le sue dimensioni. Probabilmente la Concattedrale di Santa Maria Assunta è la più grande chiesa del Molise, o comunque una delle più grandi. Come spesso accadeva nell’antichità, venne edificata sopra i resti di un antico tempio pagano (siamo nel V secolo, ai tempi del Vescovo Costantino).

Allo stesso modo – per le varie vicende storiche – anche questa chiesa ha subito molti rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Che – però non ne hanno intaccato il fascino austero proprio delle chiese in stile Romanico. Un minimal ante litteram, al tempo stesso arricchito nel corso degli ultimi secoli da interventi in stile decisamente più ‘barocco’. Interessanti gli affreschi, rinvenuti – pensate – meno di un secolo fa.

Chiesa dell’ Annunziata

Probabilmente la mia chiesa preferita di Venafro, incastonata nel cuore del centro storico come una pietra preziosa. La Chiesa dell’Annunziata risale al Quattordicesimo Secolo e deve la sua realizzazione alla Confraternita dei Flagellanti, un movimento cattolico che andò sviluppandosi in varie regioni e raggiunse particolare popolarità tra XIII e XV secolo. L’interno è affrescato da vari artisti partenopei (allievi del celebre Vanvitelli). Troveremo in questa chiesa anche un busto argenteo di San Nicandro, patrono di Venafro, unitamente ad altre reliquie di santi. Posizionandoci davanti al portale della chiesa, tenendola alle spalle, ci accorgeremo che la piazza davanti a noi si apre, permettendo la vista del campanile della vicina Chiesa del Cristo. Questo effetto ovviamente non è casuale. Una chicca assolutamente immancabile in una guida di Venafro che si rispetti..!

Architettura Civile e Musei

I Vicoli del centro storico

Per spostarsi da un punto all’altro del centro storico di Venafro si passa attraverso gli splendidi vicoli del suo centro storico, che per me sono stati la prima attrazione incontrata e probabilmente la più affascinante. Una vera e propria collana che unisce tra loro i vari gioielli di Venafro. Per questo non potevo non inserirli in questa mia guida di Venafro.

Castello Pandone

Il Castello deve il suo nome a Francesco Pandone, condottiero, conte di Venafro nonchè signore Ailano, Bojano, Cerro al Volturno e Prata Sannita. L’impianto originario del castello però già esisteva da diversi secoli. La sua edificazione, avvenuta su una antica muratura Sannita, ci riporta indietro a tempi molto più lontani. Il Castello passerà ai Longobardi prima e agli Angioini poi. Il Pandone di fatto arriva quando il Castello è già completamente edificato.

E lo riceve nientemeno che dalle mani di Alfonso di Aragona, assieme a tutta la Contea di Venafro. Siamo nel 1443 e – da questo momento – il Castello subisce una serie di rimaneggiamenti ad opera dei Pandone per trasformarlo gradualmente in una abitazione signorile. La testimonianza più viva che è rimasta di questo periodo sono le raffigurazioni dei cavalli delle scuderie della famiglia.

Oggi il Castello è ampiamente visitabile, tra piano nobile e vari saloni del XIV secolo. L’aspetto però più interessante è sicuramente il Museo Nazionale del Molise, esposizione permanente di affascinanti forme d’arte di questa regione. Tante opere scultorie, pittoriche di oreficeria che raccontano un volto spesso sconosciuto – o quantomeno ignorato – del Molise.

Museo Archeologico di Venafro

In questo meraviglioso Museo, ospitato nell’antico Monastero di Santa Chiara, è possibile ripercorrere, sala dopo sala, l’intera storia di questo territorio. Si parte dall’antico insediamento Sannitico, fino ai fasti portati dall’ Antica Roma. Venafro – infatti – era meta di villeggiatura nonchè luogo rinomato per la produzione olearia. Sarà possibile ammirare sculture di pregevole fattura, come la celebre Venere di Venafrà nonchè i resti delle antiche dimore patrizie.

Il pezzo però a mio avviso più interessante rimane la famosa ‘Scacchiera di Venafro’, una scacchiera di origine medioevale che – probabilmente – è la più antica d’Europa. Un’eredità molto importante per il paese che da sempre è molto legato al gioco degli scacchi.

Museo Winter Line

Il Museo Winter Line è uno dei musei più particolari che mi sia capitato di visitare nei tanti viaggi di Italia Nascosta. In questo spazio espositivo nel cuore del centro storico di Venafro è possibile ammirare una vastissima serie di reperti della Seconda Guerra Mondiale legati alla Winter Line, ossia la linea di difesa che l’esercito tedesco approntò nell’inverno del 1943.

Quello che rende il museo davvero speciale è l’allestimento ; l’uso di manichini e la possibilità di interagire con molti dei reperti permettono davvero di calarsi negli scenari di guerra di quegli anni oscuri. Una guerra combattuta su tanti fronti, non soltanto quello militare, come testimoniano varie pubblicazioni di propaganda e persino una lettera inviata da un soldato ai propri commilitoni, che li esortava a disertare ed unirsi alle forze nemiche, che li avrebbero accolti a braccia aperte. La particolarità di questa lettera è che quasi certamente fu estorta al soldato catturato dai suoi aguzzini.

Oltre a questo anche la vastissima presenza di reperti relativi ad aspetti della vita di tutti i giorni in tempo di guerra (barattoli di cibo in scatola, incisioni fatte a mano, foto dell’epoca etc.) rendono lo spazio espositivo un’ esperienza davvero unica ed imperdibile. Il tutto frutto del lavoro instancabile della  Associazione WinterLine Venafro ONLUS ed in particolare di Luciano Bucci, il suo presidente ed ideatore del museo.

Palazzina Liberty di Venafro

Sulla riva del laghetto di Venafro, nella parte bassa del paese, sorge questa meravigliosa palazzina, realizzata dall’Architetto Gioacchino Luigi Mellucci. Oggi il complesso costituisce parte integrante degli uffici del Comune di Venafro. Una bellissima location dove scattare qualche foto per la mia guida di Venafro. Davvero particolare ed inaspettata la sua storia ; una volta – infatti – era un mulino (uno dei tanti della zona, peraltro).

Guida di Venafro : dove dormire

Dimora del Prete di Belmonte

Nella nostra esperienza a Venafro abbiamo avuto la possibilità di dormire in un palazzo storico della città : la Dimora del Prete di Belmonte. Accolti dalla gentilissima Dorothy Volpe Del Prete, si sono schiusi davanti ai nostri occhi eleganti saloni d’epoca dal fascino senza tempo. Dalla meravigliosa Sala della colazione fino al Salone Rosso, ogni angolo di questo palazzo ti racconta una storia antica e ti permette di vivere quella che un tempo era la sfarzosa quotidianità di una famiglia nobile.

Il tutto nel cuore del centro storico di Venafro che – già di per sè – è una chicca.

Cosa mangiare

Mozzarella di Bufala (e non solo da Il Vecchio Forno)

Il Molise ha una ottima produzione casearia e Venafro non è da meno ; ottima la mozzarella di bufala che abbiamo potuto degustare in un piccolo negozio. Un indirizzo che vi segnalo per poter trovare anche altre piccole chicche del territorio : biscotti, salumi, miele e molto altro ancora. Il titolare del negozio è una persona gentile ed incredibilmente competente. Una meta da non perdere, in Via Colonia Giulia, 290.

L’olio di Venafro

Fin dall’antichità Venafro è famosa per il suo olio extravergine di oliva ; impossibile non menzionarlo in una guida di Venafro e … non assaggiarlo. Moltissime le produzioni monocultivar locali. Se vi piace il gusto dell’olio di questa zona è un’ottima occasione per fare un po’ di scorta.

Curiosità su Venafro

Tra le tante curiosità di Venafro, ho scoperto che qui è stato ambientato un celebre film di Totò con Fernandel : La legge è legge. Non lo sapevo e la cosa mi ha colpito moltissimo dato che la trama è ambientata in un paese al confine con la Francia. Mai avrei immaginato fosse stato girato interamente in Molise. Una chicca davvero particolare.

Guida di Venafro : quando andare

Venafro è una destinazione che si può apprezzare tutto l’anno. Il suo centro storico si sviluppa su un’altura e questo lo rende sicuramente più in grado di mitigare la calura estiva. Il mio periodo preferito è sicuramente dalla primavera fino alla prima estate. E l’autunno, con i suoi colori caldi e quel classico profumo che si respira nei paesi.

Venafro : come arrivare

Arrivare a Venafro in auto

Venafro è facilmente raggiungibile dall’Autostrada del Sole. Provenendo da Nord, l’uscita più vicina è San Cesareo. Proveniendo da sud è quella di Caianello.

Arrivare a Venafro in treno

E’ possibile raggiungere Venafro in treno grazie alla presenza di una stazione. I treni operanti sono tutti regionali ; arrivando da lontano si dovranno prendere varie coincidenze.

Arrivare a Venafro in pullman

Probabilmente arrivare a Venafro in pullman è la soluzione più comoda dopo l’automobile. Una rete molto capillare collega Venafro alle principali destinazioni del resto d’Italia, in particolare anche per quanto vuole arrivare partendo dalla costa adriatica.

Ringraziamenti (e non solo) :

Da sempre quando viaggiamo in giro per il nostro bel paese, Italia Nascosta è vista con interesse e stima da parte delle istituzioni locali, che vedono nelle nostre guide, nei nostri video e nei nostri scatti uno strumento utile per far conoscere il proprio territorio.

Questo a Venafro – e mi spiace dirlo – non è accaduto. Come vi dicevo ad inizio guida, ci siamo dovuti confrontare con un pressochè totale disinteresse da parte delle istituzioni locali che avevamo contattato preannunciando il nostro passaggio a Venafro

Grazie ad una mia certa ostinazione sono riuscito però ad entrare in contatto con due persone splendide, titolari di imprese locali ed innamorate del loro territorio, che sono riuscite a colmare questo inaspettato gap organizzativo. Queste persone sono Dorothy del Prete di Belmonte e Luciano Bucci. Non avrei mai potuto realizzare questa guida di Venafro senza il loro supporto.

Dorothy ha risolto egregiamente le nostre esigenze logistiche, permettendoci di conoscere la storia della sua famiglia, nonchè golosi piatti della tradizione culinaria locale.

Luciano, invece, si è reso disponibile ad accompagnarci in giro per Venafro raccontandoci aneddoti, curiosità e soprattutto molte informazioni. Informazioni che ora sono qui, in questa guida di Venafro, a disposizione del nostro grande pubblico ogni volta che vorrà organizzare un viaggio o una visita a questa bella cittadina.

Ad entrambi quindi vanno i miei più sinceri ringraziamenti.

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