Volpedo : la guida

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Oltre ad essere un bellissimo paese sulla del Piemonte sud-orientale, Volpedo può vantare di aver dato i natali a Giuseppe Pellizza da Volpedo, l’autore di uno dei quadri più importanti del novecento (e di sempre, secondo me) : Il Quarto Stato. Amo moltissimo la storia dell’arte, quindi potete immaginare con quale gioia abbia visitato questo comune durante il nostro tour del Piemonte. Ed ora vi racconto tutto in questa mia guida di Volpedo.

Volpedo : cenni preliminari

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Un’antica pompa dell’acqua davanti alle mura

Le prime tracce di Volpedo risalgono all’epoca dei Romani. Probabilmente in questa zona sorgeva un loro villaggio del quale ancora oggi resta conservata l’antica cinta muraria (la vedete nella foto sopra), rimaneggiata nel XVI secolo. Distrutta durante il periodo dell’ostilità tra Impero e Papato (Volpedo era Guelfa), di fatto dovrà attendere l’arrivo del Regno di Sardegna per guadagnarsi la stabilità che – gradualmente – l’ha portata ai giorni nostri.  E proprio avvicinandoci ai giorni nostri accade qualcosa, a Volpedo, destinata a cambiarla per sempre. Nel 1868 nasce Giuseppe Pellizza.

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Riproduzione de Il Quarto Stato nell’omonima Piazza dove il quadro venne ambientato.

Il legame di Volpedo con il suo figlio più illustre si percepisce ovunque. Quello che ho cercato di fare nel mio viaggio e che cerco di fare in questa guida è di riuscire a raccontarvi la storia ed i luoghi di questo legame, senza perdere  anche le altre bellezze di questo paese.

Volpedo : cosa vedere

Entrare nei quadri di Giuseppe Pellizza

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Le Mammine : gli alberi nel quadro sono quelli che vediamo sullo sfondo della foto

Siete mai entrati in un quadro ? A me è successo qui a Volpedo. Gran parte delle opere di Giuseppe Pellizza sono state realizzate qui a Volpedo. Ed i luoghi utilizzati come scenario si possono visitare ancora oggi. E sono rimasti pressoché immutati. Questo mi ha permesso di passeggiare nella pizza due il Pittore ha ambientato il Quarto Stato e mettermi in posa proprio nel punto esatto dove stavano i personaggi. Un’esperienza davvero emozionante. Vi segnalo quelli che mi hanno colpito di più :

  • Il Quarto Stato (in Piazza Quarto Stato)
  • Mammine (a sinistra della Pieve di San Pietro)
  • Sul Fienile (nella casa natale del Pittore)

La casa natale e lo studio del pittore

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La casa e lo studio di Giuseppe Pellizza da Volpedo

Dopo essere entrati nei quadri, si prosegue entrando proprio nella vita del pittore. La sua casa e soprattutto il suo studio permettono di toccare con mano quella che era la quotidianità di Giuseppe Pellizza. Potremo così vedere i suoi strumenti di lavoro, conoscere i suoi parenti più stretti (i loro dipinti campeggiano sulle pareti).

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Sul Fienile : uno dei quadri che più mi affascina.

Un cenno a parte merita poi il fienile, che potremo vedere subito fuori dalla casa. Come vi dicevo nel punto precedente poco fa, qui a Volpedo è possibile vedere i luoghi che hanno fatto da sfondo a tantissime opere del Pittore. E’ proprio nel fienile di Casa Pellizza che è ambientato uno dei quadri più tragici e veri dell’autore : Sul Fienile. Realizzato a partire da una storia realmente accaduta, questo quadro rappresenta la tragedia di un viandante malato che, trovando riparo in questo fienile, riceve i conforti religiosi prima di morire. Non si sa da dove venisse, né dove stesse andando. Pellizza coglie l’attimo regalandoci un’opera struggente, di quelle che bruciano nonostante la loro semplicità. Sapete cosa penso ? Se Il Quarto Stato è un’opera che parla alle nostre teste e poi al nostro cuore, Sul Fienile segue la via opposta ; ti tocca al cuore e poi ci ragioni sopra.

Il Museo Didattico

Ubicato in Piazza Quarto Stato, dentro al Palazzo del Torraglio, questo museo ha il pregio di offrire un approccio tecnico ed umano al pittore, alle sue vicende ed alle sue opere. Ampio spazio è dato ad esempio agli studi sull’uso del colore, elemento chiave del Divisionismo. Gli studi preliminari di molte opere e l’installazione multimediale dedicata a Il Quarto Stato ne fanno una meta fondamentale e particolarmente adatta per far avvicinare i più piccoli al mondo del pittore.

La Pieve di San Pietro

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La Pieve di San Pietro (esterno)

Dopo aver visto così tanta arte moderna, la Pieve di San Pietro si è rivelata un’esperienza quasi rilassante. Quasi come se i drammi di quei tempi fossero troppo lontani per potermi turbare. La Pieve vede la luce nel Medioevo, ma viene rimaneggiata (ed affrescata) nel XV Secolo. Guardare le opere sopra l’abside della Pieve ti fa compiere davvero un salto indietro nel tempo. Ammirarle nel silenzio mi ha fatto ‘riassaporare’ quella dimensione mistica  che – di fatto – nelle opere di Giuseppe Pellizza non è contemplata. Un contrasto che è esso stesso – a mio avviso – un’opera d’arte.

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L’interno della Pieve

Volpedo : curiosità da provare

La frutta di Volpedo

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Se è vero che la cultura stanca più dell’attività fisica, non dovremo di certo lasciare lo stomaco a digiuno. Da non perdere quindi la produzione locale di frutta, se vi trovate in visita nella giusta stagione. Volpedo è infatti rinomata per le sue pesche e per le sue fragole.

Volpedo : come arrivare

Come arrivare a Volpedo in Auto

La A7 e la E 70 collegano molto bene Volpedo per chi viene da tutte le direzioni. Conviene sempre uscire a Tortona e poi prendere la statale SP99 ed SP100 in direzione Volpedo. Il mio consiglio è parcheggiare nella piazza del Comune di Volpedo ed iniziare la propria visita da qui.

 

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